Italia, si profila un orizzonte sereno

L’Italia potrebbe essere piu’ competitiva e crescere piu’ velocemente se verranno implementate riforme specifiche. Il commento di Credit Suisse

L’Italia sta performando meglio. Sono evidenti i segnali di ripresa ciclica generale anche nel bel paese, come in Europa, ma i livelli di attività e dell’occupazione rimangono al di sotto dei picchi precedenti e il miglioramento rimane troppo fragile, non in grado di poter fronteggiare le oscillazioni del ciclo economico globale.

Le dinamiche del debito si stanno muovendo nella giusta direzione a patto che torni la crescita. Gli altri fattori che determinano le dinamiche del debito sono sotto controllo. I tassi di interesse si trovano su livelli storicamente bassi e l’Italia ha un forte avanzo primario strutturale.

La crescita ha deluso negli ultimi 20 anni per una serie di motivi fondamentali: una minor leva finanziaria rispetto a quella degli altri paesi nel periodo, l’apprezzamento della valuta dopo le svalutazioni degli anni ’90 e infine l’invecchiamento e la debole implementazione delle riforme.

Il problema tuttavia non è la competitività estera. Gli analisti di Credit Suisse hanno evidenziato che anche se il costo del lavoro per unità è aumentato – gli altri indicatori della competitività dei prezzi non indicano un indebolimento significativo. Inoltre, molti indicatori della competitività non sono legati ai prezzi indicano che l’Italia si trova in una posizione favorevole in termini di capacità commerciale e di rendimento. Il taglio dei salari potrebbe in realtà essere contro-produttivo, dato che la deflazione (salariale) potrebbe esacerbare il problema del debito.

La produttività domestica deve essere rafforzata ma sono necessari i cambiamenti strutturali in campo giudiziario, nei mercati del prodotto e nell’offerta del credito, così come è fortemente necessaria l’implementazione delle numerose riforme che sono state già approvate.

Il nuovo Governo ha promesso di implementare profonde riforme nel corso dei prossimi mesi, presentando un calendario molto ambizioso: la pubblica amministrazione, il sistema fiscale e il sistema giudiziario saranno riformati entro il mese di luglio.

Ha presentato inoltre un pacchetto di misure con l’obiettivo di stimolare la domanda nel breve termine. Se dovesse essere pienamente implementato, il pil segnerà un dato più solido rispetto alle attese preliminari.

I rischi al ribasso comprendono ancora l’incertezza politica, un euro più forte e il nervosismo a livello economico globale. I rischi al rialzo invece riguarderebbero un ritorno più ampio della fiducia che permette di liberare una domanda repressa del consumo di beni durevoli e degli investimenti.

Fonte: FondiOnLine