Mutui, +30,5% nei primi 10 mesi del 2014, prestiti fino a 1 mln a Pmi + 0,2%

downloadPrimi segnali di ripresa per i mutui immobiliari. Secondo l’Abi nei primi 10 mesi del 2014 il flusso erogato è salito del 30,5% a 20,2 miliardi di euro, superando già l’intero ammontare del 2013. Si tratta per la gran parte di nuove operazioni mentre le surroghe rappresentano una quota modesta. L’Abi segnala come i prezzi delle abitazioni siano ancora in riduzione, ma con segnali di stabilizzazione mentre si vede una ripresa delle transazioni che restano però sui livelli modesti (206mila nel terzo trimestre 2014).

In controtendenza prestiti fino a 1 mln a Pmi
Ad essere in controtendenza, dopo 36 mesi, è in particolare il dato relativo ai finanziamenti alle piccole imprese, soprattutto quelle con maggiore capacità di permanenza sul mercato: + 0,2% nei primi dieci mesi del 2014, rispetto allo stesso periodo del 2013, per quanto riguarda i nuovi prestiti alle società non finanziarie fino ad 1 mln di euro. Su questo fronte, l’analisi Abi sui finanziamenti alle imprese presentata oggi a Ravenna da Gianfranco Torriero, vice direttore generale e responsabile area studi e mercati dell’associazione, rileva anche un incremento sul lungo periodo, dal momento che questa particolare tipologia di finanziamento passa dal 28,7 % del dicembre 2008 al 46,4 % dell’agosto 2014.

Indietro i finanziamenti sopra il milione
«Bisogna distinguere tra le imprese che hanno temporanea difficoltà e quelle che hanno qualche problema strutturale: le piccole e medie imprese non sono tutte quante uguali – ha spiegato Torriero – ci sono quelle che hanno prospettive di permanenza sul mercato che devono essere supportate con tutti gli strumenti, anche con garanzie pubbliche, e quelle che sono in qualche difficoltà strutturale, il che è ben diverso». Per quanto riguarda invece i finanziamenti alle imprese superiori al mln di euro, il dato registra un -5 per cento.

Patuelli (Abi): visibili i germogli della ripresa
Per il presidente Abi, Antonio Patuelli, gli ultimi dati sul mercato dei mutui sono positive, e confermano l’ipotesi di una possibile ripresa complessiva del nostro sistema economico dall’inizio del 2015, «ma non dimentichiamoci che la crisi ha la coda lunga». «Ci sono delle condizioni favorevoli quali l’indebolimento dell’euro rispetto al dollaro e il calo del prezzo del petrolio – ha sottolineato Patuelli – che favoriscono le esportazioni delle nostre imprese. Le banche in questi mesi hanno fatto un grande sforzo e questo sta producendo dei germogli. Prima si semina e poi si raccoglie. Ora si vedono solo i germogli. Che ci siano comparti che si muovono, non lo diciamo solo noi ma lo dicono anche settori imprenditoriali».

Fonte: Il Sole 24 Ore