Redditometro «cieco» sui mutui

redditometro-258Con la notifica degli inviti a circa 20mila contribuenti è iniziata la campagna redditometro 2009 e sono già in corso i primi contraddittori finalizzati a valutare la regolarità della posizione dei soggetti mirati. Se l’ufficio si convincerà che gli elementi di spesa intercettati hanno una giustificazione, il procedimento verrà archiviato; se invece riterrà non sufficientemente esaurienti le argomentazioni del contribuente, si aprirà la seconda fase di contraddittorio sulla base del preavviso di accertamento.

Gli inviti non hanno riguardato solo posizioni con scostamenti particolarmente significativi ma anche situazioni che tra reddito dichiarato e elementi acquisiti, presentano scostamenti di poche decine di migliaia di euro.
Il cuore degli inviti è dato dal prospetto nel quale sono riepilogate le spese certe, quelle per elementi certi e gli investimenti. Le spese certe sono state acquisite dall’ufficio in base alle informazioni presenti in anagrafe tributaria (rate di mutuo, locazioni, utenze, assicurazioni, bolli auto, oneri previdenziali, colf, eccetera). Le spese per elementi certi sono esclusivamente riferibili agli immobili (spese condominiali e di manutenzione), ai mezzi di trasporto, alle imbarcazioni e agli aeromobili (spese di gestione). Gli investimenti rappresentano la componente che nella maggior parte dei casi ha assunto il ruolo principale nella selezione del contribuente e nella ricostruzione del reddito presunto. Il dato 2009 è stato acquisito in base alle informazioni risultanti in anagrafe tributaria e la scheda allegata all’invito evidenzia la spesa sostenuta in relazione all’investimento intercettato.

Vista l’importanza di questo primo contraddittorio vediamo di individuare le tre mosse essenziali per trattare gli inviti.
La correttezza dei dati
Sembra una banalità ma non lo è. Riscontrare che le informazioni che risultano dal prospetto corrispondano ai dati effettivi è importante. Anche il Garante della privacy ha segnalato l’inattendibilità di diverse informazioni presenti in anagrafe tributaria. Al riguardo l’Agenzia ha assicurato che porrà in essere una serie di verifiche prima di procedere con la notifica degli inviti per garantire la correttezza dei dati, ma non è da escludere che possano residuare comunque errori. Inoltre è raccomandabile per le imprese individuali e i professionisti verificare che le spese utilizzate nella selezione non rientrino nella sfera del lavoro autonomo, perché se così fosse sarebbero estranee alla ricostruzione sintetica del reddito.
Gli investimenti
Nella maggior parte dei casi gli inviti muovono da significative anomalie di spesa rispetto al reddito, riferibili agli investimenti 2009, soprattutto di tipo immobiliare. È bene ricordare che gli investimenti trovano solitamente giustificazione in due modi: l’utilizzo dei risparmi o il ricorso a finanziamenti di terzi. Gli inviti notificati non tengono conto di nessuno di questi due elementi. Né tengono conto, nell’individuare la spesa 2009, se in relazione al corrispettivo pattuito in atto sia stato previsto un pagamento dilazionato in più anni. Ricordiamo anche che gli investimenti rilevano nel redditometro per la quota di spesa non giustificata dai disinvestimenti netti di periodo e dei quattro anni antecedenti.
La copertura delle spese
Il redditometro di ultima generazione muove dalla correlazione spesa/reddito, visto che dal reddito dichiarato dovrebbe derivare la provvista finanziaria necessaria per il sostenimento delle spese intercettate. In questo contesto è ovvio che ogni elemento che possa supportare la capacità di spesa del soggetto è utile. Gli inviti notificati evidenziano in intestazione il reddito familiare dichiarato, sottendendo che la selezione è stata effettuata considerando la situazione del reddito della famiglia e non solo del singolo. Va però evidenziato che tale dato indicato dalle Entrate risulta trovare riscontro nella famiglia “fiscale” che potrebbe essere molto differente rispetto a quella “anagrafica”. Dato che la copertura dell’anomala capacità di spesa del singolo può trovare un bilanciamento nella situazione reddituale del nucleo familiare effettivo, è quindi opportuno tenerne conto.
Gli inviti, infine, contengono la richiesta al contribuente di indicare i propri “dati finanziari”: saldo al 1° gennaio e al 31 dicembre 2009 di conti correnti e conti titoli. Il fine è quello di isolare la “quota risparmio” formatasi nell’anno, che, secondo le Entrate, dovrebbe concorre a determinare il reddito sinteticamente accertabile. Ove, al contrario, le disponibilità finanziarie fossero diminuite nel corso del 2009, il dato sarebbe favorevole al contribuente in quanto rappresenta un assorbimento di liquidità che può concorrere a giustificare le spese di periodo eccedenti il reddito ricostruito.

Fonte: Il Sole 24 Ore