Lavoro, irregolari il 64% delle aziende ispezionate

aab0a2b1-0448-467e-aded-a8837aa758cf.t.W300.H188.M4Nel 2014 il 64,1% delle aziende ispezionate dal Ministero del Lavoro, dall’INPS e dall’INAIL è risultato irregolare. Una percentuale, questa, di poco inferiore al 64,7% dell’anno precedente.

E’ uno dei dati più eclatanti emersi dal “Rapporto annuale dell’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale” pubblicato dal Ministero del lavoro.

Per quanto concerne l’ammontare dei contributi e dei premi evasi, l’importo recuperato dopo gli accertamenti è stato pari a circa 1,5 miliardi di euro, in discreto aumento rispetto agli 1,4 miliardi del 2013.

Dai controlli è emerso inoltre che il numero dei lavoratori irregolari ha registrato un calo del 24%, quello dei dipendenti totalmente in nero è sceso invece del 10,1%. Merito di una maggiore voglia di legalità? No. Il Dicastero spiega infatti che questa discesa è dovuta sia al minor numero di ispezioni compiute nel 2014, sia alla contrazione occupazionale che ha colpito l’Italia.

Da rilevare, tra l’altro, che i lavoratori in nero rappresentano il 42,61% di quelli irregolari, percentuale significativa se confrontata con quella rilevata nel 2013 (pari al 36,03%) e che registra, dunque, un incremento di quasi 7 punti percentuali.

Il direttore generale per l’attività ispettiva del Ministero, Danilo Papa, ha spiegato che “le aziende in cui vengono rilevate violazioni solo formali non vengono inserite nel computo di quelle irregolari. Questo avviene solo quando si accerta una violazione sostanziale”.

Fonte : Teleborsa