Credito agevolato, continua la discesa del tasso che raggiunge quota 2,28%

euro-banconote-crowdfunding--258x258Nuovo ribasso a marzo per il tasso di riferimento per il credito agevolato ad industria, commercio, artigianato, editoria, industria tessile e zone sinistrate del Vajont (settore industriale), la cui misura in vigore dal primo del mese si porta sul valore di 2,28 % con un decremento di intensità analoga a quello fatto segnare lo scorso mese, dello 0,20 %, rispetto al 2,48 % in vigore a febbraio.
Si tratta pertanto del secondo minimo storico consecutivo che si registra nei valori del parametro che in tal modo rafforza la tendenza alla diminuzione già avviatasi dallo scorso mese di gennaio, e che ci riporta alla lunga serie di ribassi e di minimi storici che hanno caratterizzato gran parte dello scorso anno.

A seguito di questa evoluzione fanno segnalare ulteriori decrementi rispetto ai livelli minimi dello scorso mese anche i valori dei tassi agevolati delle leggi che dipendono dal tasso di riferimento nazionale.
A tale proposito si deve tenere presente che gli attuali valori dei tassi di riferimento, e di conseguenza dei tassi agevolati ad essi collegati, sono stati calcolati in base alle commissioni onnicomprensive a favore degli Istituti di Credito in vigore per l’anno 2014. Pertanto, in caso di variazione di dette commissioni per l’anno 2015, anche i valori dei tassi di riferimento e dei tassi agevolati ad essi collegati varieranno retroattivamente a far data dal primo gennaio.

Si segnala una prosecuzione del periodo di stabilità, dopo la diminuzione verificatasi dal primo gennaio scorso, nell’andamento del tasso di riferimento comunitario da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione per concessione di incentivi a favore delle imprese.
Il valore di questo indicatore resta fissato dal primo dell’anno sul valore di 1,34 % (0,34 tasso base maggiorato di 100 punti) con un decremento dello 0,10 per cento rispetto al valore di 1,44 % in vigore in precedenza.

Resta stabile anche il tasso di sconto comunitario dopo l’ultima variazione decisa dalla Banca Centrale Europea che ha diminuito il livello del tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema, con validità a partire dall’operazione con regolamento 10 settembre 2014, fissando il valore del parametro all’attuale 0,05 % rispetto alla precedente misura dello 0,15 per cento con una diminuzione complessiva dello 0,10 per cento.

Si rileva una prosecuzione della tendenza alla diminuzione anche nell’evoluzione dei valori dei rendimenti effettivi lordi dei titoli pubblici; Il dato per gennaio 2015 del Rendistato si fissa infatti al 1,329 % con una notevole variazione in diminuzione pari allo 0,221 %, rispetto al valore di 1,550% fatto segnare a dicembre.
Rammentiamo che all’andamento del Rendistato è direttamente legato il valore del tasso di riferimento di cui rappresenta la componente variabile, unitamente al valore della commissione onnicomprensiva a favore degli Istituti di Credito che, al contrario, resta fissa per tutto l’anno.

Indicatori finanziari nazionali
Si segnala una nuova diminuzione a febbraio nell’evoluzione dei valori medi mensili dell’Euribor, anche in questo caso dopo la sostanziale stabilità che aveva caratterizzato lo scorso mese; le misure medie mensili relative all’Euribor (Euro Interbank Offered Rate) tre mesi, tasso di riferimento per il mercato interbancario si portano infatti sul valore di 0,050 % per l’indicatore a base 360; e sul valore di 0,051 % per l’indicatore a base 365, entrambi con una variazione dello 0,015 % rispetto ai precedenti dati di gennaio.
Detta evoluzione risulta confermata anche facendo riferimento ai valori puntuali con valuta 02/03/2015 i cui valori si collocano allo 0,040 % ed allo 0,041 % rispettivamente per i valori a base 360 e 365 entrambi con una flessione, molto contenuta, dello 0,013 per cento rispetto ai dati con valuta 30/01/2015.

Fonte : Il Sole 24 Ore